In occasione della prima edizione di "Rome Art Night", Ferdinando Carbone ha presentato la sua mostra personale Bellezza Aliena.
La curatrice Velia Littera, ha scelto di collocare le tele di Carbone all'interno di un luogo storico dedicato ai vini e selezioni di vignaioli di alta qualità, Buccone Vini e Olii.
In origine rimessa delle Carrozze del Palazzo Cherubini, dove si vendeva vino da prima del 1898, poi Osteria e dal 1969 Buccone Vini e Olii, la prima enoteca a Roma a servire alla mescita vini di un certo livello.
Carbone contamina un posto arredato prevalentemente con mobili d'inizio secolo scorso con i suoi dipinti contemporanei dedicati alla non bellezza.
Le sue figure spaventano, incutono paura, "sembrano brutte" ma dopo un'attenta osservazione lasciano nello spettatore una sensazione di bellezza.
La bellezza aliena dei personaggi di Carbone, dettata da colori magistralmente fusi, diventa ipnosi, diventa magia. I non volti sono maschere che nascondono la bellezza dell'anima e la mente corre lasciando spazio all'immaginazione.
Ogni quadro assume un valore intimo perchè riflette, come fosse uno specchio, ciò che si vuole vedere e non ciò che si vede. Carbone è capace di creare mille personaggi illusori attraverso la visione di uno solo, deforme, alieno e invisibile.
"Quel che non è leggermente difforme ha un aspetto insensibile − ne deriva che l’irregolarità, ossia l’imprevisto, la sorpresa, lo stupore sono una parte essenziale e la caratteristica della bellezza" (Charles Baudelaire).
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